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Trip, lisergia, stoner, viaggi spaziali... se ne avete bisogno, se tutto questo è quello che cercate fra i solchi digitali di un cd o quelli analogici, più caldi ed imperfetti, di un vinile, allora i Pilotos fanno proprio per voi. La band, formatasi nel tardo 1999, è composta da due cileni e 2 svedesi. Ovviamente la casa base non poteva che essere la rock city nordica, ovvero Stoccolma. Con Powers Of Evil, i Pilotos giungono al terzo demo dopo Going To Hell (00) e lomonima uscita del 2001. Le 8 canzoni di Powers Of Evil sono state registrate in differenti occasioni, utilizzando 2 studi di registrazione distinti: gli Studios 301, per Rascatar e Green Queen, ed i Draghixa, per il resto delle composizioni. La proposta musicale dei nostri verte su di uno stoner, figlio tanto dei Black Sabbath, quanto di Kyuss e Monster Magnet. A dimostrarlo è subito Part Of The Evil, aperta in punta di piedi da chitarre dalle connotazioni zeppeliniane, prima di deflagrare in un connubio di groove e riffs scolpiti nella roccia. La seguente Head Trip, pur risultando più spedita, corre ancora su queste coordinate mentre Altrapar, che funge da introduzione alla song seguente, si scopre come uno strumentale spettrale e lisergico, flagellato dalle potentissime incursioni delle 6 corde. I 4 minuti abbondanti di Who Do You Love confermano la propensione dura e cruda della band, mentre Green Queen da sfoggio della propria essenza acida, grazie ad un background sonoro di chiara derivazione Hawkwind. Il massacro di rocknroll a titolo Set Fire On This, sembra uscire dalle migliori prove degli Orange Goblin, mentre in Another Hug si strizza pure locchietto alla corte dei vari Kiss ed Hellacopters, rivedendoli in chiave doom. Ma le sorprese non sembrano finire e così arriva Rascatar, che da sentore della multi etnicità della band, con il cantato in spagnolo e le proprie sfumature strumentali, dal profondo flavour latino. Infine giunge la ghost track che se ho ben capito, non è altro che la registrazione di qualche sproloquio, pronunciato da destra verso sinistra! Ok, procuratevi questo dischetto tramite il sito ufficiale della band. The Rock Explosion, assicura a tutti gli amanti delle sonorità sopraccitate la massima soddisfazione. Pilotos, unaltra grande e purtroppo misconosciuta realtà della scena stoner europea! Recensione Realizzata da Bruno Rossi |
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